il parco delle basiliche sive piazza vetra sive il posto-dove-ho-passato-alcuni-dei-momenti-più-belli-della-mia-vita-a-milano intitolato a un papa ???
guardate con i vostri occhi su questa pagina del COMUNE DI MILANO !
pare che la cosa sia stata decisa nel gennaio 2007. ma chi l'ha deciso?? con il permesso di chi ???
cazzoooooooooooooo!!!!!!!!
martedì 21 luglio 2009
lunedì 20 luglio 2009
STATI PARTICOLARI EXPO 2015
Riporto in successione cronologica gli interventi alla sessione dedicata ai giovani dei cosiddetti "Stati Generali" per l'expo 2015.
Mi sembra che la semplice enumerazione degli interventi che si sono svolti in queste 2 ore di giovedì 16 luglio sia emblematica del taglio che si vuole dare alle "proposte dal basso" per l'expo 2015.
NB:
Dove non ho scritto i contenuti dell'intervento é possibile che l'intervento in sé non presentasse alcuna proposta concreta.
Dove ho specificato l'età con una parentesi (+...) é perché era evidente che la persona in questione non potesse essere inclusa nella categoria sociale "giovane"
Presenti Letizia Moratti e Roberto Formigoni.
Introduzione (20 minuti) di Giorgio Vittadini, presidente Fondazione per la Sussidiarietà, ma meglio noto in quanto ha fondato e presieduto fino al 2003 la Compagnia delle Opere, il braccio economico di CL. Diversi riferimenti alla parola di Don Giussani.
Giovanni Petrini (www.falacosagiusta.org): costruire una città ecosostenibile.
Paolo Galimberti (+40), Presidente dei Giovani Imprenditori Confcommercio.
Don Mazzi (+60 e non ha bisogno di presentazioni): unire i parchi intorno a milano.
Carlo Mazzoni, autore dei "post-romantici", propone una prospettiva sociale illuminata: i tagli delle amministrazioni all'istruzione sono giusti. L'ignoranza é una colpa individuale.
Francesco Magni, capolista nel CdA della Statale per Lista Aperta Obiettivo Studenti (CL)
Silvia Maltoni (www.1535.it) propone anche lei di costruire una città ecosostenibile. Una croce al collo di dimensioni non indifferenti "tradisce" la sua appartenenza religiosa.
Al posto di Silvio Orlando parla una rappresentante della Fondazione Diocesana per gli Oratori Milanesi. E' necessario costruire legami tra centro e periferia della città e non solo: anche tra centro e periferia dell'anima.
Claudio Bossi (non sono riuscito a ripescarlo su internet) sostiene la necessità di costruire luoghi fisici di incontro per i giovani. Porta ad esempio il centro di via zerbini (? barona), dove le dimensioni abitativa, culturale e sociale sono integrate con la vita del quartiere.
Corrado Delle Donne, rappresentante dei Cobas dell'Alfa Romeo di Arese: il lavoro precario dilaga, spesso gestito da false cooperative.
Alexander Mirel (?) (+30), assessore in un comune della Franciacorta: sottolinea la necessità di valorizzare i prodotti tipici con la creazione di un grande centro agroalimentare.
Elena Jachia (+40) della Fondazione Cariplo: implementare l'offerta formativa, i trasporti e la tutela del verde.
Davide Bordi di Asso4Expo, dopo una leccata a Formigoni e all'assessore al Turismo: favorire il turismo con la creazione di un'idrovia sul Ticino e con la valorizzazione del cibo e del territorio lombardi.
Marco Campanari (+40) presidente dei giovani industriali lombardi di Confindustria: necessario invertire la tendenza alla fuga dei cervelli.
Ludovico Gavotti iscritto al primo anno di economia alla Cattolica, dopo una leccata a Formigoni e Moratti, si fa portavoce delle idee di un gruppo di studenti di economia: lavorare sulle eccellenze di milano. Il cibo e la moda.
Alberto Pieri (+50) segretario generale della Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche (www.fast.mi.it) propone di portare a milano 1.000 giovani talenti da tutto il mondo per occuparsi della fase preparatoria dell'expo.
Riccardo Aguiaro dell'Università Vita Salute San Raffaele: implementare l'eccellenza del sistema sanitario lombardo (a cui il "presidente Formigoni" ha dimostrato di tenere particolarmente) con nuove iniziative. Parole d'ordine per l'expo: Export, Experience, Express.
??? (+30) dell'associazione di promozione sociale Mosaico: necessario rivalutare la politica di distribuzione delle risorse per il servizio civile, attualmente troppo sbilanciata a sud, e far crescere i giovani in questo settore.
Augusto Pirovano di Critical City spiega il progetto 2.0 di trasformazione urbana con un gioco di "missioni" da svolgere concretamente nel contesto cittadino.
Mi sembra che la semplice enumerazione degli interventi che si sono svolti in queste 2 ore di giovedì 16 luglio sia emblematica del taglio che si vuole dare alle "proposte dal basso" per l'expo 2015.
NB:
Dove non ho scritto i contenuti dell'intervento é possibile che l'intervento in sé non presentasse alcuna proposta concreta.
Dove ho specificato l'età con una parentesi (+...) é perché era evidente che la persona in questione non potesse essere inclusa nella categoria sociale "giovane"
Presenti Letizia Moratti e Roberto Formigoni.
Introduzione (20 minuti) di Giorgio Vittadini, presidente Fondazione per la Sussidiarietà, ma meglio noto in quanto ha fondato e presieduto fino al 2003 la Compagnia delle Opere, il braccio economico di CL. Diversi riferimenti alla parola di Don Giussani.
Giovanni Petrini (www.falacosagiusta.org): costruire una città ecosostenibile.
Paolo Galimberti (+40), Presidente dei Giovani Imprenditori Confcommercio.
Don Mazzi (+60 e non ha bisogno di presentazioni): unire i parchi intorno a milano.
Carlo Mazzoni, autore dei "post-romantici", propone una prospettiva sociale illuminata: i tagli delle amministrazioni all'istruzione sono giusti. L'ignoranza é una colpa individuale.
Francesco Magni, capolista nel CdA della Statale per Lista Aperta Obiettivo Studenti (CL)
Silvia Maltoni (www.1535.it) propone anche lei di costruire una città ecosostenibile. Una croce al collo di dimensioni non indifferenti "tradisce" la sua appartenenza religiosa.
Al posto di Silvio Orlando parla una rappresentante della Fondazione Diocesana per gli Oratori Milanesi. E' necessario costruire legami tra centro e periferia della città e non solo: anche tra centro e periferia dell'anima.
Claudio Bossi (non sono riuscito a ripescarlo su internet) sostiene la necessità di costruire luoghi fisici di incontro per i giovani. Porta ad esempio il centro di via zerbini (? barona), dove le dimensioni abitativa, culturale e sociale sono integrate con la vita del quartiere.
Corrado Delle Donne, rappresentante dei Cobas dell'Alfa Romeo di Arese: il lavoro precario dilaga, spesso gestito da false cooperative.
Alexander Mirel (?) (+30), assessore in un comune della Franciacorta: sottolinea la necessità di valorizzare i prodotti tipici con la creazione di un grande centro agroalimentare.
Elena Jachia (+40) della Fondazione Cariplo: implementare l'offerta formativa, i trasporti e la tutela del verde.
Davide Bordi di Asso4Expo, dopo una leccata a Formigoni e all'assessore al Turismo: favorire il turismo con la creazione di un'idrovia sul Ticino e con la valorizzazione del cibo e del territorio lombardi.
Marco Campanari (+40) presidente dei giovani industriali lombardi di Confindustria: necessario invertire la tendenza alla fuga dei cervelli.
Ludovico Gavotti iscritto al primo anno di economia alla Cattolica, dopo una leccata a Formigoni e Moratti, si fa portavoce delle idee di un gruppo di studenti di economia: lavorare sulle eccellenze di milano. Il cibo e la moda.
Alberto Pieri (+50) segretario generale della Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche (www.fast.mi.it) propone di portare a milano 1.000 giovani talenti da tutto il mondo per occuparsi della fase preparatoria dell'expo.
Riccardo Aguiaro dell'Università Vita Salute San Raffaele: implementare l'eccellenza del sistema sanitario lombardo (a cui il "presidente Formigoni" ha dimostrato di tenere particolarmente) con nuove iniziative. Parole d'ordine per l'expo: Export, Experience, Express.
??? (+30) dell'associazione di promozione sociale Mosaico: necessario rivalutare la politica di distribuzione delle risorse per il servizio civile, attualmente troppo sbilanciata a sud, e far crescere i giovani in questo settore.
Augusto Pirovano di Critical City spiega il progetto 2.0 di trasformazione urbana con un gioco di "missioni" da svolgere concretamente nel contesto cittadino.
questo é un esperimento di democrazia online
l'IDEA é semplice: aprire uno spazio per quei "nani" di Milano che vorrebbero dire la loro su come stanno andando le cose, senza riuscire a identificarsi in un partito di quelli che sappiamo.
Il PUNTO DI PARTENZA é la vita in una realtà troppo spesso egemonizzata da gruppi di potere arroganti e paternalistici, quando non apertamente sprezzanti delle istituzioni democratiche. Loro pretendono di essere i "giganti", ma se siamo ancora qui e possiamo avere qualche prospettiva sul futuro, non é sulle loro spalle che appoggiamo i piedi.
La NECESSITA' è trovare uno spazio critico per condividere i desideri e i problemi di questa città senza passare per i canali istituzionali di sindacati, partiti, centri sociali e compagnia bella.
Il MODO è dire apertamente quello che ci piace e non ci piace, avendo rispetto della diversità delle opinioni, pratica che sembra essere passata di moda in molti ambienti della politica e delle amministrazioni. Non si accettano istigazioni alla violenza e all'odio nei confronti di minoranze.
L'ASPIRAZIONE è quella di riuscire a raccogliere intorno a questa iniziativa una massa critica di persone per organizzare in futuro iniziative pacifiche di divertimento o di protesta.
chiunque desideri partecipare può mandare una mail a milapuzziani@gmail.com
l'IDEA é semplice: aprire uno spazio per quei "nani" di Milano che vorrebbero dire la loro su come stanno andando le cose, senza riuscire a identificarsi in un partito di quelli che sappiamo.
Il PUNTO DI PARTENZA é la vita in una realtà troppo spesso egemonizzata da gruppi di potere arroganti e paternalistici, quando non apertamente sprezzanti delle istituzioni democratiche. Loro pretendono di essere i "giganti", ma se siamo ancora qui e possiamo avere qualche prospettiva sul futuro, non é sulle loro spalle che appoggiamo i piedi.
La NECESSITA' è trovare uno spazio critico per condividere i desideri e i problemi di questa città senza passare per i canali istituzionali di sindacati, partiti, centri sociali e compagnia bella.
Il MODO è dire apertamente quello che ci piace e non ci piace, avendo rispetto della diversità delle opinioni, pratica che sembra essere passata di moda in molti ambienti della politica e delle amministrazioni. Non si accettano istigazioni alla violenza e all'odio nei confronti di minoranze.
L'ASPIRAZIONE è quella di riuscire a raccogliere intorno a questa iniziativa una massa critica di persone per organizzare in futuro iniziative pacifiche di divertimento o di protesta.
chiunque desideri partecipare può mandare una mail a milapuzziani@gmail.com
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